I giovani di Taizé a Osteria Grande

Ancora una volta Roma mostra il suo volto migliore. Le famiglie romane, le parrocchie, gli istituti religiosi hanno aperto le porte per accogliere la gioiosa «invasione» dei 42mila ragazzi di tutta Europa e non solo sbarcati nella città Caput Mundi per il 35° incontro internazionale ecumenico di Taizé, da ieri al 2 gennaio, che vivrà l’incontro con Benedetto XVI. E il commento dei romani parroci, volontari, famiglie è unanime: «Riceviamo molto più di quanto diamo». La fascia di età va dai 17 ai 35, ma ci sono soprattutto 20-25enni. Tantissimi i polacchi – circa 10mila e poi lituani, cechi, slovacchi, russi, bielorussi, tedeschi, belgi, olandesi, scandinavi vari e ovviamente anche 13mila italiani. «Oltre ai cattolici ci sono ortodossi e protestanti. Insieme in Cristo che ci riunisce».

 

Cinquanta di questi ragazzi sono transitati da Osteria G. la sera del 27 scorso e, grazie alla disponibilità di tanti volontari, hanno potuto cenare e dormire in Oratorio. Anche la Polisportiva ha dato il proprio contributo: l’uso dello spogliatoio per una doccia ristoratrice.Da Roma ci scrivono: “Carissimi d. Arnaldo e d. Lorenzo, siamo arrivati a Roma in tempo utile. GRAZIE per l ’accoglienza a voi , ai collaboratori, a tutta la Parrocchia che domenica si radunerà per la S.Messa”.

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