Quando un sacerdote ti cambia la vita

C ‘è un sacerdote, a Vasto, si chiama don Luigi. Non è famoso e non va sui giornali. È uno dei tanti sacerdoti italiani che ogni giorno fanno silenziosamente ed efficacemente il loro dovere. Per me quel sacerdote è stato fondamentale. L’ho incontrato per caso, su un “tornante” spirituale della mia vita, mentre seguivo percorsi

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di studio, di ricerca interiore, di insegnamenti che arrivano da lontano. Sentieri talvolta pieni di curve proprio come una strada di montagna. Seguirli però mi aiutava a crescere; ma non sempre placavano la mia anima inquieta. E proprio in uno dei periodi più turbolenti, mentre mi sentivo perdere, con semplicità e infinito amore, don Luigi mi ha accolto, e, col sorriso dell’uomo buono, mi ha parlato della nostra fede. Pur essendo da sempre cattolica, a un certo punto, dalla Chiesa mi ero allontanata. Erano gli anni della contestazione e del femminismo e io mi sentivo distante dagli atteggiamenti del potere temporale della Chiesa. Poi ho cominciato a pormi delle domande, a guardare alla mia intransigenza con distacco, a cercare di imparare le cose buone e sospendere i giudizi. E mi sono rimessa in cammino per tornare. Non un ritorno diretto, sono passata attraverso altre esperienze che mi arricchivano, sentivo di procedere, salire uno scalino… e poi di nuovo mi sentivo ferma, spersa. E così un giorno mi sono ritrovata a Vasto per lavoro. Sentivo la necessità di parlare con qualcuno. Chiamai i Salesiani e mi rispose lui: “Venga subito”. Don Luigi mi ha praticamente presa per mano ed è diventato il mio punto di riferimento, la mia guida spirituale. Ho imparato tanto da lui e da tutti gli uomini e le donne di Dio che ho incontrato nella mia vita. Devo a suor Fernanda Di Monte le letture più belle, quelle che davvero mi hanno sostenuto, nonché il suo affetto e la sua guida. Sono molto amica anche di alcune suore che accudiscono malati di Aids e malati terminali: le Ancelle della Carità. Loro mi hanno fatto capire quanto è grande l’amore di Dio. E ascoltando, leggendo, osservando, ho capito che davvero la Parola ti cambia la vita. A me è successo (ancora troppo poco, certo, spero di migliorare). È che all’inizio pensavo che l’effetto fosse quello di una bacchetta magica: uno prega, va in chiesa… e…hop! Ora so che non è così, che la Parola bisogna lasciarla filtrare nel profondo, applicandosi ogni giorno. E allora realmente nella mia professione, nel modo di rapportarmi agli altri, molte cose sono cambiate e vivo meglio. Parole come riconciliazione, amore e perdono sono diventati gesti concreti. Trovare una guida spirituale è così importante! Ti aiuta a vedere la vita da una visuale differente, che è poi quella della trascendenza. Auguro a tutti di trovare il proprio “don Luigi”, la propria suor Fernanda, qualcuno cioè che ti lasci davanti uno spazio di non giudizio e ti chiami, con amore. Partecipare con le offerte al sostentamento dei sacerdoti, è ricambiare in piccola parte i benefici spirituali che essi ci donano. Il mondo infatti, come ha detto di recente anche il Papa, sarebbe certamente più povero senza le vere persone di fede.

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