Il popolo dimenticato del Nepal

imagesLa presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei), a nome dei vescovi, ha voluto rinnovare la profonda partecipazione alle «sofferenze delle popolazioni del Nepal». Per aiutarle, dopo lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell’otto per mille, la Presidenza ha indetto una colletta nazionale, in tutte le chiese italiane, domenica 17 maggio. La raccolta vuol essere un «segno della concreta solidarietà di tutti i credenti», si legge nella nota. In un momento di estrema gravità, il Paese asiatico è allo stremo. «Nonostante le permanenti difficoltà di accesso, operatori Caritas hanno potuto raggiungere 4 distretti fuori da Kathmandu: Gorkha, Sindapalchowk, Nuwa kot e Kavre. Intanto prosegue anche la distribuzione di generi di prima necessità nella capitale, in particolare acqua, cibo, teloni e tende per ripari temporanei. Continua a piovere e l’esigenza di ripararsi re sta una priorità per i tanti sfollati ancora in strada».
A fornire l’ultimo aggiornamento è Lilian Chan, di Caritas Au stralia, che fa parte del team a supporto di Caritas Nepal. Di fronte al dramma, la rete Caritas, inclusa Caritas Italiana, ha messo a disposizione oltre tre milioni di euro. Una cifra ingente, ma le necessità restano enormi. Per questo, Caritas Italiana rinnova l’appello alla solidarietà per far fronte ai bisogni crescenti della popolazione colpita. Con 25 euro si possono fornire alimenti essiccati per una famiglia per un mese. Con 10 euro si può assicurare acqua per una famiglia per una settimana; oppure una tenda per ospitare 3 famiglie; o ancora 30 chili di riso, sufficienti per una famiglia per un mese.

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